Magazine – S-M WebBlog https://s-m-webblog.com Guide, articoli e recensioni che ti aiuteranno a scegliere il miglior prodotto per le tue esigenze Sat, 04 Jul 2020 14:04:40 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.1 https://s-m-webblog.com/wp-content/uploads/2019/06/electronic-circular-printed-circuit-65x65.png Magazine – S-M WebBlog https://s-m-webblog.com 32 32 Marcatura dei metalli preziosi: cosa dice la normativa? https://s-m-webblog.com/marcatura-dei-metalli-preziosi-cosa-dice-la-normativa/ Thu, 14 May 2020 18:04:24 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=14705 Continua a leggere

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La marcatura industriale di metalli preziosi è la risposta all’esigenza di tracciabilità dei prodotti. I metalli preziosi richiedono una procedura di marcatura specifica per rispondere a determinati standard di qualità ISO. La normativa in essere prevede infatti che i metalli preziosi vengano marchiati ai fini del controllo sul trasporto e la commercializzazione delle merci. Esistono svariati sistemi di marcatura, dalla punzonatura meccanica, alla precisione della marcatura laser e di conseguenza esistono anche molte tipologie di marcatrici per metalli.

Legge sui marchi di identificazione di metalli preziosi

I metalli preziosi sono: oro, argento, palladio e platino. Le leggi che regolamentano la marcatura di questi metalli sono:

Decreto Legislativo 22.05.1999 n. 251 (disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi)
D.P.R. 30.05.2002 n. 150 (regolamento d’attuazione)

Entrambe sostituiscono la più datata Legge 30.01.1968 n. 46.

La normativa richiede dunque che qualunque oggetto realizzato con uno dei 4 metalli preziosi sopracitati, debba essere obbligatoriamente marcato con un titolo legale espresso in millesimi e con il marchio di identificazione per essere messo in commercio.
In Italia sono legali i seguenti titoli:

  • PLATINO: 950, 900 e 850 millesimi
  • PALLADIO: 950 e 500 millesimi
  • ORO: 750, 585 e 375 millesimi
  • ARGENTO: 925 e 800 millesimi

La marcatura deve essere apposta prima che la materia prima e gli oggetti in metallo, vengano messi in commercio. Il marchio di identificazione è assegnato, previa richiesta, ai prodotti, importatori e venditori di metalli preziosi direttamente dalla Camera di commercio territorialmente competente. La concessione del marchio è annuale e può essere rinnovata.
Il marchio identificativo è assegnato, sempre su richiesta, a tutte quelle attività che esercitano la vendita di metalli preziosi, la fabbricazione di prodotti finiti in metalli preziosi e a chi importa le materie prime o semilavorate.
Dall’obbligo di marcatura invece sono esclusi tutti gli oggetti di peso inferiore ad un grammo, gli oggetti di antiquariato, le monete e i residui di lavorazione.

Le diverse tecniche di marcatura

La marcatura industriale è a codifica diretta o indiretta. Nel caso della marcatura sui metalli preziosi è utilizzata quella diretta, nella quale il marchio è codificato direttamente sul prodotto, utilizzando particolari tecniche. Le tipologie di marcatura più utilizzate sono la marcatura laser e la marcatura a micropunti o a micropercussione.

Marcatura laser: cos’è e come funziona

Rappresenta sicuramente la migliore soluzione per la marcatura dei metalli preziosi. Molto conveniente e precisa, assicura un livello di automatizzazione superiore nelle operazioni di controllo dei prodotti, migliorandone la velocità di esecuzione e la sicurezza.
La marcatura laser avviene attraverso un fascio di luce di potenza. Il calore generato riesce a modificarne l’aspetto della superficie colpita, in modo tale da riprodurre le informazioni desiderate.

Il processo si compone di tre diverse fasi:

Nel primo passaggio la potenza e la precisione del laser sono amplificate grazie ad una serie di specchi sul quale il fascio rimbalza, fino a quando non arriva a colpire l’oggetto.
Il secondo passaggio è definito di “ricottura” che porta ad incrementare il contrasto dell’oggetto stesso.

Infine nel terzo passaggio, che completa l’operazione, avviene la schiumatura, nella quale è creato un nuovo strato di rivestimento nell’oggetto inciso.
I laser utilizzati sono diversi a seconda del materiale da incidere. Le marcatrici per metalli preziosi che usano la tecnologia laser, prediligono quelli allo stato solido, realizzati con cristalli di ittrio e alluminio e noti come laser YAG. Molto spesso si fa ricorso anche ai laser a fibra, per marcature rapide e precise.
La profondità di incisione può variare dalle necessità e dal tipo di laser utilizzato (arrivando anche ad una profondità di 0,5 millimetri).

Marcatura a micropunti o micropercussione

Per questa marcatura è utilizzata una macchina a controllo numerico. La macchina è regolata attraverso computer o elettronica. Ogni singolo punzone è movimentato sull’asse X ed Y per andare a formare lettere, numeri, codici o simboli richiesti. Agisce per deformazione della superficie di contatto.

La marcatura dei metalli preziosi oggi

Oggi la marcatura è un’operazione indispensabile in moltissimi processi industriali. Nello specifico, quella riservata ai metalli preziosi, riveste un ruolo sia tecnico che legale. Lo sa bene lo staff di Automator International, che da ben ottant’anni progetta, fabbrica e vende macchine e sistemi per la marcatura industriale in tutto il mondo. La marcatura con il passare del tempo si è trasformata in un’opportunità, attraverso la quale valorizzare il made in Italy. Fornire informazioni sull’origine dei prodotti e sui processi produttivi è un segno distintivo che può fare la differenza in una società in continua trasformazione. Sapersi distinguere e identificare invoca cultura di prodotto, che eleva la qualità stessa delle materie prime e degli oggetti. Attraverso la tracciabilità viene quindi definita la valorizzazione delle filiere italiane, un sistema complesso che garantisce al consumatore la massima trasparenza e rispetto dei luoghi di lavorazione delle principali fasi del processo produttivo.

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Ventilatori industriali: cosa sono? https://s-m-webblog.com/ventilatori-industriali-cosa-sono/ Fri, 24 Jan 2020 20:14:16 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=14026 Continua a leggere

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I ventilatori industriali (su ventilazionesicura.it trovi interessanti consigli) sono macchine che devono gestire un grande flusso di aria e di gas derivanti da determinati processi produttivi. Non servono a rinfrescare gli ambienti, bensì a renderli salubri, con l’aspirazione delle sostanze nocive, presenti dell’aria e derivanti dalla produzione.

Ciò avviene grazie a delle pale collegate a dei giranti e a un albero, che sono azionati da un motore. ASSIALE O CENTRIFUGO? La stragrande maggioranza dei ventilatori industriali può essere classificata in due grandi classi.

VENTILATORI ASSIALI

Caratterizzati da ventole a elica, essi spostano grandi volumi di aria a basse pressioni. La velocità operativa della soffiante è molto più elevata, si avrà dunque un rendimento inferiore e una spesa energetica superiore. Nonostante ciò sono ridotti i costi di produzione, essendo di dimensioni più piccole rispetto a un ventilatore centrifugo L’aria entra e esce dal ventilatore lungo l’asse delle ventole grazie a un sistema che favorisce il raffreddamento ed evita il surriscaldamento durante il lavoro. Le pale si estendono radialmente dal diametro esterno. In genere la girante è collocata in un tratto di canalizzazione cilindrica a cui sono collegati condotti di ingresso e di uscita. Sono di solito utilizzati in luogo dove si necessita la canalizzazione di un grande flusso d’aria. Gli elementi comuni a tutti i modelli sono.

  • Convogliatore: incanala e indirizza il flusso di aria. Può essere realizzata in diversi materiali, acciaio al carbonio verniciato, acciaio inossidabile o alluminio;
  • Girante: costituito da un mozzo e da un numero di pale variabili, che possono essere in polipropilene, poliammite rafforzata con fibra di vetro, alluminio, poliammite antistatica rinforzata con fibra di vetro. Questo viene scelto in base all’utilizzo che se ne deve fare e alle temperature a cui il ventilatore dovrà lavorare. Le giranti sono bilanciate staticamente e dinamicamente secondo lo standard ISO1940/1, con grado di equilibratura 6.3.
  • Motore: elettrico, posizionato all’interno del convogliatore e direttamente accoppiato al girante. Oppure può essere esterno e trasmettere il moto tramite monoblocco, pulegge e cinghie. L’alimentazione può essere monofase o trifase

VENTILATORI CENTRIFUGHI

Utilizzano la forza centrifuga generata da un disco rotante con pale messe ad angolo retto rispetto al disco. Il motore, il disco e le pale sono conosciute come la girante, essa è in genere contenuta in un alloggiamento a forma di rotolo della ventola. L’aria all’interno viene lanciata verso un’uscita che ha un diametro oiù grande dell’alloggiamento. Due i tipi di ventilatori centrifughi: a pale avanti o curvi in avanti. Ci sono poi i ventilatori centrifughi a PALE ROVESCE.

Questo tipo ha un numero inferiore di lame grandi che si incurvano nella direzione opposta di quella di rotazione. Nel mezzo della curva potenza massima e velocità minima coincidono, lavorando non in sovraccarico. I ventilatori centrifughi sfruttano, come si evince dal nome, la forza centrifuga per il trasporto del flusso dell’aria, essa viene proiettata verso l’esterno della ventola, per essere raccolta e convogliata nelle coclea ed uscire dalla bocca di mandata. L’aria entra in direzione assiale per poi essere deviata di 90 gradi in direzione radiale, questo gomito viene detto COCLEA ed è questa la chiocciola che distingue il ventilatore centrifugo da quello assiale.

I ventilatori industriali devono essere in grado di far fronte a un lavoro continuato di 24 ore su 24. Essi possono essere leggeri o pesanti, entrambi realizzabili in acciaio inox o in acciaio in carbonio verniciato. In genere quelli industriali si differenziano per robustezza e dalla versatilità data dalla cinghia che permette di adattare i giri del motore al tipo di lavoro che esso andrà a svolgere. E’ ovvio che più sarà resistente l’impianto che si deciderà di far costruire e più sarà il risparmio per l’industria a livello di manutenzione, così come si allungherà il tempo in cui il ventilatore dovrà essere sostituito perchè ormai usurato da una mole di lavoro non adatta.

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Come migliorare l’efficienza e sicurezza in auto grazie alla tecnologia e elettronica https://s-m-webblog.com/come-migliorare-lefficienza-e-sicurezza-in-auto/ Tue, 07 Jan 2020 17:50:33 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=13963 Continua a leggere

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Da quando la tecnologia si è fatta strada un po’ in tutti i settori, il modo di concepire il futuro è cambiato. In un’ottica tanto avanguardista, sicuramente la mobilità e tutto ciò che ne deriva ha tratto non pochi vantaggi. Ormai le automobili che guidiamo sono sempre più intelligenti, in quando dotate di sistemi innovativi altamente sofisticati.

In questo articolo, realizzato con la consulenza degli amici di AutoNovaMilano, specializzati nel servizio di BMW service a Milano, andremo a focalizzarci sulle applicazioni pratiche nelle nuove vetture che la moderna tecnologia e l’elettronica rendono possibili, il tutto per rendere l’automobile più sicura, efficiente, ma anche divertente da guidare.

 

I dispositivi tecnologici di ultima generazione

La modernità delle nuove automobili risiede nei variegati dispositivi tecnologici di ultima generazione che vengono montati, al solo scopo di ottenere la performance migliore. In tal modo si raggiunge una guida impeccabile, e aumenta il concetto di sicurezza.

Guidare non significa più stare tesi e sul chi va là ad ogni minima anomalia, ma diventa piuttosto un piacere, perché semplice in ogni suo aspetto.

Molti sono questi dispositivi del tutto particolari che hanno non solo reso l’auto più bella, più moderna, più al passo coi tempi, piuttosto hanno minimizzato il rischio di incorrere in incidenti, aumentando di conseguenza sicurezza ed efficienza: stiamo parlando dell’ABS, dell’ASR, dell’ESP, dei sistemi di localizzazione e connessione, ma anche di sensori in grado di parcheggiare la vettura in assoluta autonomia e così via.

Esempio di elettronica e tecnologia all’avanguardia: l’ABS

Volendo portare un esempio, basti pensare al moderno dispositivo ABS.

Si tratta di un sistema dotato di sensori, solitamente posti sulle ruote, che agevolano la frenata attraverso una centralina, facendo così fronte ad eventuali problemi di aderenza sulla strada.

Questo nuovo impianto, molto apprezzato dagli automobilisti, è in grado di bilanciare la frenata anche nelle situazioni più complesse. Si riduce dunque il pericolo di incidenti su strade scivolose o qualora la ruota dovesse staccarsi dall’asfalto, come accade ad esempio a causa del fenomeno aquaplaning.

Sulla stessa lunghezza d’onda dell’ABS è i poi il dispositivo ASR che invece bilancia la trazione della vettura, così come l’ESP, che regola la potenza dell’auto se la stessa perde aderenza laterale.

I sistemi di localizzazione e quelli di connessione

Un altro impianto molto ben accetto tra gli amanti delle quattro ruote, è sicuramente il sistema di localizzazione.

Attraverso la rilevazione GPS, in caso di furto è più facile individuare la vettura. Si tratta di una tecnologia versatile, perché tra le altre cose consente all’automobilista di ricevere assistenza stradale in caso di emergenza.

Addirittura i dispositivi più innovativi possono inviare un segnale all’autofficina più vicina se dovessero manifestarsi malfunzionamenti durante la guida.

Lo stesso peso viene dato alle tecnologie assistenziali che funzionano in tempo reale, ovvero quelle che in caso d’incendio o di furto avvisano in automatico sia la centrale di polizia che i soccorsi.

Per quel che concerne i confort, gli automobilisti apprezzano molto le cosiddette auto connesse, quelle cioè che sono dotate di sistemi di intrattenimento per i viaggi connettendosi ai più moderni smartphone Android.

Perfetti sia per grandi che per piccini, consentono di godere della connessione Wi-Fi a bordo e di tutti gli strumenti di verifica dei percorsi stradali in tempo reale.

Altri dispositivi innovativi

Le auto oggi proposte sul mercato sono dotate di sensori in grado di emettere un avviso (di solito attraverso un suono) qualora un’altra auto inizi a percorrere la stessa traiettoria.

Senza dimenticare l’importanza oggi dei sensori di parcheggio che guidano l’automobilista in una manovra di sosta precisa e niente affatto rischiosa.

Inutile ricordare l’esistenza anche di sensori che segnalano in tempo reale guasti e avarie del motore, così come quelli che tengono d’occhio in maniera costante le emissioni della propria auto, così da poter rispettare sempre e comunque la normativa attualmente in vigore in materia di inquinamento.

I vantaggi che emergono da queste moderne tecnologie

Le auto non appaiono solo belle e affascinanti oggi, ma anche ampiamente efficienti. Il che spesso è merito dei dispositivi poc’anzi citati, che apportano alla guida e a tutto ciò che ne consegue diversi vantaggi.

Quando ad esempio si parla di auto connesse (quelle cioè con connessione Wi-Fi integrata), i benefici di cui l’automobilista può godere fanno tutti riferimento all’ambito telematico.

Dunque si resta costantemente aggiornati attraverso importanti informazioni fornite circa la guida, lo stato del veicolo o il percorso da seguire.

Informazioni che in un certo qual modo migliorano la sicurezza stradale, riducono i consumi e rendono l’auto meno protesa a guasti e scorretti funzionamenti.

L’automobilista capisce così se il suo è uno stile di guida idoneo o meno, o sa in anticipo quando l’auto avrà bisogno di un check-up totale.

Spesso poi i nuovi apparecchi collegati ai moderni software di controllo agevolano il lavoro della polizia stradale in caso di incidenti.

Le forze dell’ordine riescono infatti a ricostruire la potenziale dinamica del sinistro, adducendo all’uno o all’altro guidatore la colpa dell’impatto.

A ben vedere dunque, le auto moderne fanno passi da gigante, non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello funzionale.

Le performance sono sempre più adatte ai guidatori più esigenti e la sicurezza del guidatore aumenta ogni giorno sempre di più.

Non resta dunque che affidarsi a questi nuovi strumenti, apparecchi, dispositivi, che sono diventati punto di riferimento per il progresso tecnologico applicato alle quattro ruote nonchè soprattutto per l’incolumità degli automobilisti e di chi viaggia con loro.

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Tecnologia e domotica a servizio della disabilità https://s-m-webblog.com/tecnologia-e-domotica-a-servizio-della-disabilita/ Mon, 22 Jul 2019 16:59:26 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=13554 Continua a leggere

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Sappiamo da un pezzo di vivere in un’era molto avanzata dal punto di vista tecnologico, ma negli ultimi anni si sono fatti, in tal senso, passi da gigante.

La tecnologia fa ormai parte delle nostre vite e della nostra quotidianità sotto numerosi aspetti.

Da qualche tempo si è prepotentemente affacciata in questo panorama la domotica, una nuova scienza che si occupa di studiare tecnologie specifiche capaci di migliorare la vita domestica (come la parola stessa suggerisce).

Non è difficile intuire di cosa si tratta: la domotica, in pratica, personalizza il comfort della casa adattandolo alle esigenze di chi la abita.

Ecco perché si parla di “case intelligenti“.

Ma non solo: la domotica assolve ad una funzione ancora più importante, ovvero migliorare la qualità della vita quotidiana ai disabili.

Coloro che sono affetti da disabilità più o meno gravi infatti, trovano spesso difficoltà a gestire gesti ed abitudini anche banali quali salire e scendere le scale, prendere un piatto o spostare un oggetto.

Una casa domotizzata si rivela pertanto la soluzione ideale in questi casi: vediamo di saperne di più.

Domotica per disabili: progetto e realizzazione di case “su misura”

Nel caso di persone disabili, una casa domotizzata deve essere progettata in ogni minimo particolare, senza lasciare nulla al caso.

Praticamente, essa deve essere fatta “su misura” del soggetto che la abita, al quale bisogna garantire autonomia, comodità e facilità di fruizione dell’abitazione stessa.

Lo studio e la progettazione di una casa domotica indirizzata ad un disabile, nascono e crescono attraverso la stretta collaborazione di un vero e proprio “team”: il proprietario deve guidare e in un certo modo coordinare architetti, ingegneri ed esperti di disabilità verso la soluzione migliore possibile per sé, dichiarando espressamente le proprie esigenze ed aiutandoli a trovare la maniera più consona per farvi fronte.

La base imprescindibile per una perfetta riuscita del progetto sta principalmente nella armonica contestualizzazione degli impianti e delle strutture, che devono essere, diciamo così, sincronizzati, per garantire all’utente della casa di recuperare un ruolo attivo all’interno della stessa, nella quale deve essere libero di svolgere ogni attività e movimento senza difficoltà e in totale sicurezza.

Attenzione però: domotica non vuol dire freddezza e mancanza di calore domestico.

L’ambiente non va stravolto e gli elementi domotizzati devono essere inseriti nel modo più discreto e meno invadente possibile.

Casa domotizzata per disabili: come funziona?

Come si fa a domotizzare una casa il cui utente principale è una persona disabile?

Come facilmente intuibile, sono le sue necessità a determinare quali strumenti si devono domotizzare.

Solo per fare un esempio tra i più frequenti, se il soggetto non è in grado di salire agevolmente le scale, si rende indispensabile l’installazione di un montascale domotizzato, magari controllabile sia da smartphone o meglio ancora soltanto dalla voce umana.

In commercio se ne possono trovare vari modelli per poterli adattare a qualunque tipo di bisogno.

Vi sono montascale per scale dritte e curve, con diverse funzioni ed optional (ad esempio vedi montascale Elevator Quality).

Non c’è da preoccuparsi per l’estetica, perché i montascale attuali hanno un design curato che entra nell’ambiente senza essere invadente, ma armonizzandosi perfettamente con il contesto.

La domotica, in ogni suo aspetto e forma, serve sì ad inserire nella casa strumenti utili ed automatizzati, ma ciò non significa che essi debbano risultare sgradevoli agli occhi e disturbare la visione d’insieme della stanza in cui si trovano.

Le migliori app per la domotica

Nest, Netatmo Energy, Tado° e Elgato Eve, sono le app per la domotica più diffuse ed utilizzate.

Possono essere usate sia con i migliori Smartphone Android che con i dispositivi IOS.

Nest

Nest serve a regolare in un attimo e in qualsiasi posto ci si trovi il termostato di casa, ma anche ad eseguire un controllo sulle telecamere di sicurezza e i rilevatori di fumo.

L’utilità di tale app è testimoniata dal grande successo riscosso presso il pubblico: solo da parte degli utenti Android, Nest conta oltre un milione di download.

Netatmo Energy

Lo stesso si può dire di Netatmo Energy, fino a questo momento scaricata ed usata da più di 100mila utenti.

Essa serve a gestire in modo intelligente l’impianto di riscaldamento domestico, consentendo di risparmiare energia e quindi soldi sulla bolletta.

L’utilizzo di una simile app, come facilmente intuibile, fa bene al portafogli, ma anche all’ambiente, poiché aiuta a non sprecare e a far sì che il legittimo bisogno di riscaldarsi durante i mesi più freddi non abbia un impatto eccessivamente pesante sulla natura.

Tado°

Rispetto a Netatmo Energy, Tado° permette anche l’installazione dell’aria condizionata.

La temperatura all’interno delle mura domestiche viene programmata e gestita automaticamente, garantendo in pratica gli stessi vantaggi di Netatmo Energy, ma con in più l’aria condizionata.

Eve

Parliamo infine di Eve, che però è disponibile solamente per i dispositivi IOS.

Grazie ad EVE si possono gestire i comandi di tutta la casa, pertanto l’impianto di riscaldamento, l’illuminazione ed il dispendio di acqua, con la possibilità di monitorare quanta energia, in totale, si sta consumando.

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Elettrodomestici e domotica: 5 vantaggi pratici e funzionali https://s-m-webblog.com/elettrodomestici-e-domotica-5-vantaggi-pratici-e-funzionali/ Fri, 19 Jul 2019 18:18:02 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=13541 Continua a leggere

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Grazie al progresso tecnologico, anche le nostre case sono sempre più all’avanguardia.

In un quadro tanto moderno si inserisce bene il nuovo concetto di domotica, ovvero l’applicazione tecnologica e informatica agli impianti della casa per ottimizzare i gesti di vita quotidiana.

La domotica non solo è uno strumento che appassiona le nuove generazioni, sempre più alla ricerca di novità al passo coi tempi, ma è anche un’alternativa valida per aiutare gli anziani e i disabili ad essere autonomi nella vita di tutti i giorni.

Tra le applicazioni più peculiari della domotica sicuramente si annovera quella del controllo degli elettrodomestici da remoto. Se inizialmente infatti gli impianti installati si avevano solo in scuole, uffici e/o edifici pubblici, oggi stanno trovando larga applicazione anche nella cucina della nostra casa e non solo.

Accanto infatti alla domotica, per poter sfruttare al meglio questa nuova tecnologia, sono nati gli elettrodomestici intelligenti, dotati cioè di congegni di intelligenza artificiale che si sincronizzano con l’impianto centrale di domotica, il cosiddetto hub, per un utilizzo automatizzato a 360 gradi.

La caratteristica peculiare dell’applicazione della domotica ad un elettrodomestico non è solo funzionale ma anche volta al risparmio e al consumo, dal momento che la programmazione, ad esempio, di accensione spegnimento di un forno o di una lavatrice, contribuiscono a ridurre le spese energetiche.

Alcune applicazioni della domotica agli elettrodomestici

Volendo circoscrivere il discorso ad un elenco possiamo dire che la domotica applicata sugli elettrodomestici comporta una serie di vantaggi:

Automatizzazione delle funzioni

La programmazione di una macchina Espresso, di un lavaggio di stoviglie, o ancora della cottura di un piatto al microonde agevola gli impegni domestici.

Riuscire a tenere sotto controllo i lavori casalinghi rendendoli automatici, comporta uno sgravio manuale, che aiuta il soggetto a dedicarsi ad altro, mentre gli elettrodomestici programmati ed intelligenti operano in totale autonomia;

La sicurezza

Spesso e volentieri sentiamo parlare di incidenti domestici, di fornelli dimenticati accesi, di incendi innescati per disattenzione. La domotica sugli elettrodomestici aiuta invece ad evitare che ciò possa verificarsi.

Se ad esempio programmiamo un fornello da cucina allo spegnimento, o un impianto di riscaldamento ad accendersi e a interrompersi secondo orari stabili, vuol dire aiutare a stabilire la giusta dose di sicurezza in cucina, che troppe volte manca.

Risparmio energetico

E veniamo ad una delle funzioni che maggiormente convince le persone ad optare per questo nuovo impianto tecnologico, ovvero i consumi. Quante volte è capitato di addormentarsi con la TV accesa, o di essere usciti lasciando il condizionatore in funzione.

Per tutte quelle ore in cui l’elettrodomestico ha funzionato, abbiamo contribuito ad uno spreco di energia non indifferente, che ha fine mese ha contribuito pure ad una bolletta salata.

Invece grazie alla domotica potremo tenere sotto controllo anche il consumo, magari con timer e programmazioni che riescono a incidere positivamente sullo spreco di energia.

Anzi, per di più, la domotica monitora i carichi di corrente dei consumi elettrici. Permette di tenere d’occhio i consumi istantanei, per cui ci consente di evitare eventuali sovraccarichi che portano a black-out.

Termoregolazione e il riscaldamento

L’automazione consente infatti d gestire condizionatori e impianti di riscaldamento affinché ogni stanza della casa possa avere sempre una temperatura ideale.

Potremo in tal senso tenere l’impianto suddiviso in zone climatiche a seconda dell’utilizzo, degli orari, del calore esterno che entra, regolando così l’isolamento termico delle pareti. La gestione della temperatura non solo sarà estremamente positiva per una condizione climatica ideale, ma anche per il risparmio energetico.

Diffusione sonora

La domotica sa gestire anche tutti quegli elettrodomestici collegati ai suoni, così da poter controllare le sorgenti acustiche della casa. L’impianto è talmente funzionale da riuscire a comandare il sistema localmente o centralmente. Permette altresì di effettuare chiamate microfoniche, controllare i bambini che dormono in un’altra stanza e così via. Similare discordo vale anche per la videofonia qualora avessimo installato un impianto di videosorveglianza.

La domotica e la sua convenienza

La convenienza di quando appena descritto rappresenta il futuro del nostro ambiente domestico. La domotica infatti permette di gestire a distanza gli accessori smart.

Basta infatti una connessione ad internet e un’applicazione scaricata sullo Smartphone, che avremo tutto a portata di touch. In tal modo terremo tutto sotto controllo e in caso di eventuali problemi, potremo intervenire tempestivamente.

Per chi se lo stesse domandando, si tratta di una tecnologia semplicissima da usare. I dispositivi domotici si configurano facilmente e si utilizzano con ancora più facilità. Questi, proprio per far sì che l’utilizzo domestico sia pratico non solo per i giovani (che con la tecnologia hanno dimestichezza), ma anche per gli anziani.

Un’ultima caratteristica dei sistemi domotici risiede nel fatto che possono essere modificati nel corso del tempo. La loro flessibilità consente di inserire una funzione legata magari ad un nuovo elettrodomestico acquistato.

Insomma appare evidente che grazie all’intelligenza artificiale automatizzata possano migliorare tutti i gesti quotidiani. La qualità della vita e degli spazi domestici è stata ottimizzata. È stata cioè resa più confortevole, per permettere anche a disabili ed anziani di essere quanto più autosufficienti possibili.

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VPN: Cos’è e a cosa serve https://s-m-webblog.com/vpn-cose-e-a-cosa-serve/ Fri, 14 Jun 2019 18:04:00 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=13168 Continua a leggere

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Anche se l’Italia è membro dell’Unione Europea, ciò non significa che tu sia al sicuro quando navighi su Internet. Pertanto, si dovrebbe sempre prendere ulteriori misure di sicurezza, ad esempio, utilizzando  una VPN italiana.

Una VPN per navigare ti permetterà di accedere a contenuti geograficamente limitati come Netflix, Hulu e Rai TV. Quindi non solo potrai utilizzare questo strumento per tutelare la tua privacy, ma sarai anche in grado di guardare fantastici spettacoli e film in  streaming ovunque tu sia e senza costi aggiuntivi. Se poi sei anche appassionato di sport come ad esempio la pallacanestro ed in particolare la NBA, il tuo desiderio si può avverare accedendo ai migliori VPN italiani e in massima sicurezza.

Quali sono i migliori VPN per l’Italia?

In Italia ci sono degli ottimi  VPN e molto affidabili e tra questi vale la pena citare i primi due della graduatoria che sono tra i più consigliati dagli esperti del settore. Nello specifico si tratta di NordVPN e di CyberGhost. Premesso ciò, prima di analizzarli entrambi è opportuno fare delle considerazioni aggiuntive che si rivelano molto importanti per saperne di in merito al loro funzionamento sul territorio italiano. L’Italia è un paese politicamente molto polarizzato, per cui molte delle notizie del paese sono distorte e l’ampiezza delle informazioni è spesso limitata.

Inoltre, altre fonti di notizie possono essere rapidamente oscurate attraverso l’uso di leggi sul copyright e sulla diffamazione. Mentre la maggior parte di questo ordinamento  è un residuo del precedente governo, ancora oggi ci sono delle restrizioni. Per questo motivo al fine di proteggersi dall’accusa di violazione del suddette normative, l’uso di una VPN è altamente raccomandato. Questo canale ti permetterà di accedere a notizie riservate e anche di proteggerti se pubblichi dei contenuti limitati.

Protezione dei dati personali in un account email

Connettendosi ad un  VPN italiano serio ed affidabile come quelli che per queste caratteristiche sono considerati oggi tra i migliori presenti sul  mercato italiano significa avere anche a disposizione un provider di posta elettronica sicuro che può anche aiutare a proteggere le comunicazioni private. Si tratta di un fattore cruciale poiché  l’Italia è molto attenta alle intercettazioni e ha quindi la possibilità di un rapido accesso alle informazioni personali.

A tale proposito va subito sottolineato che tra i provider di posta elettronica più sicuri per la  tutela dei dati personali c’è quello denominato Mailfence. Quest’ultimo consente di criptare i tuoi dati e scongiurare quindi potenziali iniziative di intercettazione telefonica statale o da parte di hacker. In questo caso è altresì importante  assicurarti  di connetterti a un server VPN estero . Tale accortezza ti proteggerà da qualsiasi agenzia governativa o da un singolo intercettatore.

I problemi del Copyright in Italia

Il governo italiano ha subito una massiccia repressione della privacy su internet e dei diritti d’autore, e  alcuni di questi coincidono con la libertà di stampa e che in genere tendono a limitare l’accesso delle persone a notizie più ampie. Anche la diffamazione è stata anche una questione importante, e in un caso particolare; infatti  un utente di Facebook è stato condannato a pagare una multa per aver diffamato il suo datore di lavoro sulla sua pagina di Facebook e ciò in pratica ha aperto un  procedimento legale che potrebbe condurre a tante altre azioni simili.

I vantaggi di un VPN serio ed affidabile

I  server VPN italiani  contribuiranno a ridurre al minimo la quantità di sovraccarico e di latenza introdotti nella connessione Internet. Inoltre va sottolineato che pur scegliendo un VPN estero potrai comunque  accedere ai contenuti italiani fuori dall’Italia. Ci sono infatti diversi canali italiani che puoi guardare, fuori dall’Italia e soprattutto quelli della Rai TV.

A margine possiamo dunque asserire senza alcuna ombra di dubbio che se ti iscrivi ad uno di questi server seri ed affidabili, potrai   connetterti a un VPN italiano, che sarai in grado di guardarlo anche fuori dall’Italia e con il vantaggio di proteggere i tuoi dati e nel contempo visualizzare streaming con contenuti geograficamente limitati siano essi basati su sport, film e stile di vita.

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Come avere internet senza telefono fisso https://s-m-webblog.com/come-avere-internet-senza-telefono-fisso/ Mon, 28 Jan 2019 18:07:33 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=11660 Continua a leggere

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Nonostante l’uso costante dello smartphone abbia di fatto declassato il telefono fisso e il suo impiego quotidiano, è ancora molto radicata la convinzione che, per collegarsi ad Internet, sia indispensabile avere a casa una linea telefonica. Oggi però non è più così, perché le alternative ci sono e sono diverse.

Come avere internet senza telefono fisso: Le alternative alla linea fissa

Ormai ci si può connettere ad Internet tramite canali differenti rispetto alla tradizionale linea fissa. Gli utenti, infatti, hanno parecchie alternative al doppino telefonico: è sufficiente ad esempio avere uno smartphone (dotato di una buona connessione Internet) e utilizzarlo per fare navigare anche gli altri dispositivi tramite l’hotspot, oppure valutare le proposte del collegamento Wi-Max. Inoltre, chi abita nelle zone meno raggiungibili, può utilizzare un collegamento di tipo satellitare. Ma vediamo in dettaglio ciascuna di queste tre possibilità.

Collegamento tramite hotspot

Il collegamento in hotspot sfrutta l’accesso ad Internet dello smartphone, facendo diventare il telefono mobile un vero e proprio modem e consentendo così a qualsiasi apparecchio collegato di accedere al web tramite la rete RMB, comune a tutti i dispositivi mobili. La procedura è molto semplice: è sufficiente attivare l’opzione “hotspot” sullo smartphone e collegare il tablet o il pc usando la password che appare sul display del telefono.

Collegamento Wi-Max

Anche il collegamento Wi-Max, attraverso i diversi operatori del settore (Linkem, ad esempio), consente di avere accesso a Internet senza la rete fissa. In questo caso, però, la connessione avviene tramite le antenne, con onde radio a frequenze differenti in grado di coprire sia distanze elevate, utili quando bisogna servire una zona abbastanza sperduta oppure una zona ad alta densità abitativa. Per navigare è sufficiente possedere un modem da collegare in Wi-Fi e la password fornita dal gestore.

Collegamento satellitare

Ormai anche i collegamenti tramite i satelliti possono essere gestiti in upload (oltre che in download) come è stato possibile per le trasmissioni televisive. Questa ulteriore possibilità, concessa alle utenze domestiche, fa sì che siano arrivate sul mercato della comunicazione delle proposte di collegamento ad Internet tramite la tecnologia satellitare, che viene utilizzata soprattutto nelle le zone più sperdute.

Perché rinunciare al fisso

D’altronde, se fino a qualche anno fa il telefono fisso rappresentava l’unica possibilità per comunicare, oggi esistono altre alternative per mantenere in contatto con amici e parenti. Ciò grazie soprattutto ad Internet e alle nuove tecnologie, come gli smartphone o i tablet dotati di scheda telefonica, e alle molteplici App (come WhatsApp) che offrono anche collegamenti diretti in video. Il risultato è che coloro che usano il telefono fisso sono sempre di meno, facendo diventare inutile questo strumento (e superflua la spesa per mantenerlo). Anche perché ormai quasi tutti gli operatori includono nelle loro offerte varie opzioni, come sms e chiamate illimitate, riducendo a zero la necessità di usare il telefono.

In Francia, tra l’altro, hanno già iniziato lo smantellamento della rete fissa per dare spazio alle comunicazioni via Internet, mentre in Italia ci si interroga ancora su quale sia la via migliore da intraprendere e ci si chiede se mantenere una rete di trasmissione mista sia davvero conveniente.

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Come mettere il watermark sulle foto https://s-m-webblog.com/come-mettere-il-watermark-sulle-foto/ Tue, 27 Nov 2018 17:59:25 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=10834 Continua a leggere

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La contraffazione è con ogni probabilità una delle piaghe peggiori dell’epoca in cui viviamo; per questo motivo è necessario prendere le dovute contromisure. Il watermark permette di salvaguardare la propria privacy e quella che è giuridicamente chiamata proprietà intellettuale.

Il watermark e la proprietà intellettuale

Tempo addietro si intendeva per “watermark” una esile striscia di filigrana inserita nelle foto, il cui compito era autenticarle e definire in tal modo la loro provenienza e la relativa proprietà. Attualmente il concetto è identico, con la differenza che il tutto avviene in formato digitale mediante l’ausilio di appositi software. Lo scopo consiste nel difendere la proprietà delle fotografie, oramai rese disponibili a tutti attraverso la rete e quindi facile preda di malintenzionati.

Il watermark digitale

In lingua italiana si traduce “filigrana elettronica” e consiste in un file di informazioni che può essere inserito in una foto ed estratto in qualsiasi momento; fra i programmi presenti in rete che permettono l’aggiunta di un watermark alle fotografie troviamo PhotoMarks, che con pochi semplici passaggi consente di firmare le foto per ogni scatto effettuato.

Come proteggere le foto inserendo il watermark con photomarksapp

Come mettere il watermark sulle foto con PhotoMarksPhotoMarks è un software professionale molto facile da usare, e mette a disposizione degli amanti della fotografia molti strumenti di ritocco e perfezionamento, fra i quali la gestione dei watermark; quest’ultimi possono essere personalizzati a proprio piacimento nelle dimensioni e nel posizionamento sulle foto. I watermark di PhotoMarks hanno una notevole definizione e possono essere composti sia da un testo che da un logo.

Le molteplici funzionalità di PhotoMarks

PhotoMarks

Con solo 2 tocchi è possibile mettere la filigrana nelle foto personalizzandole sotto ogni punto di vista; si può ruotare e scalare il watermark, regolarne la trasparenza, aggiungere effetti speciali ed esportare le foto su tutti i dispositivi che si preferiscono. Il fatto di firmare le foto permette di poterle divulgare in tutti i social senza temere che qualcuno possa impossessarsene per fini esclusivamente personali.

Caratteristiche di PhotoMarks

Il programma propone: scelta fra centinaia di immagini in modo rapido; un tool per rinominare ogni foto; possibilità di operare su molteplici formati differenti; software integrato FTP per caricare le foto sul sito di proprietà; possibiltà di supportare i più recenti formati DSLR delle videocamere digitali; integrazione di modelli predefiniti.

I tools di PhotoMarks

Alcuni degli aspetti più coinvolgenti di questo software sono: possibilità di ruotare e ridimensionare le fotografie; facilità nel ritagliare e ancorare le immagini in punti prestabiliti; possibilità di aggiungere bordi o cornici e utilizzare effetti grafici particolari, come ad esempio il ‘vintage’.

Iphone e PhotoMarks

Il programma oltre a funzionare su pc e Mac, è ottimizzato per girare al meglio su iPhone, dove sono disponibili tutte le caratteristiche elencate esattamente come nella versione desktop.
Il vantaggio tutt’altro che trascurabile consiste nel poter operare con un solo dispositivo, trattare le foto appena scattate all’istante e renderle subito disponibili per le proprie necessità.

Tipologie di Watermark

Privati e pubblici

I watermark si differenziano in “privati” e “pubblici” a seconda del livello di sicurezza che s’intende adottare. La filigrana nelle foto è privata quando per estrarla dal file è necessaria la copia originale della fotografia e si conoscono i dati contenuti nel file; è pubblica nel caso opposto. I watermark pubblici sono più semplici da aggirare, ma consentono di risalire all’autore, particolare importante quando si cerca popolarità.

Ciechi e non ciechi

La filigrana può essere distinta anche in cieca o non cieca; nel primo caso si ha a che fare con un watermark che per essere estratto non richiede la copia originale, mentre nella seconda ipotesi è necessario procurarsela.

Fragili e robusti

Sulla falsariga di quanto affermato, i watermark possono essere definiti anche fragili o robusti in base al loro livello di sicurezza; un watermark fragile è facilmente distruttibile, contrariamente a un watermark robusto che invece è molto più ostico ai tentativi di intrusione. Una filigrana cieca è sicuramente meno sicura di una non cieca.

Proprietà dei watermark

Questo prodotto digitale che permette di firmare le foto è contraddistinto da alcune proprietà; si tratta dell’invisibilità statistica, della codifica, dell’efficienza, della robustezza e dell’invertibilità. L’invisibilità caratterizza il degrado che la foto subisce a causa dell’inserimento del file; la chiave consiste in una sequenza di bit che è specifica per un solo watermark.

Efficienza e invisibilità statistica

Considerato l’elevatissimo numero di firme digitali che devono circolare per consentire a tutti di disporre di un watermark robusto, si parla di efficienza e invisibilità statistica; s’intende che le chiavi e le caratteristiche di ogni watermark devono essere il più possibile univoche e originali, in modo che statisticamente l’ingresso nel file sia consentito con ogni probabilità a chi è abilitato a entrare.

Il portale Exif

Exif è un sito molto interessante per chi deve difendere le proprie fotografie da atti di pirateria; recandosi su Exif è possibile registrare tutte le immagini con watermark, preservandole da tutti i rischi del caso. Il sito, previa registrazione, restituisce per tutte le foto inserite un codice HTML, importantissimo per inserire le fotografie sul proprio sito. In questo modo è molto più facile evitare un uso improprio delle immagini.

Considerazioni finali

Forse non tutti hanno afferrato l’importanza del watermark, anche perchè non tutti usano internet esclusivamente per le foto o trattano immagini a livello professionale. In verità però, è molto facile fare un uso improprio delle immagini in moltissime occasioni; basta pensare ai social network e in particolar modo a Instagram, il portale dove lo scambio di immagini è all’ordine del giorno.

L’epoca che stiamo vivendo è satura di messaggi commerciali e di sfruttamenti mediatici a scopo di lucro; per questa ragione i furti d’identità sono frequenti e avvengono spesso in modo subdolo, lasciando le vittime quasi sempre all’oscuro di quanto accada alle loro spalle.

Per quanto riguarda le immagini, l’uso del watermark è pertanto una vera e propria garanzia, grazie alla quale si possono tranquillamente divulgare le proprie foto con la certezza che nessuno ne faccia un uso improprio di qualsiasi tipo, sia esso con finalità commerciali, sociali o politiche.

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Hacker famosi negli Stati Uniti d’America: quali sono e che Fine Hanno Fatto? https://s-m-webblog.com/hacker-famosi-negli-stati-uniti/ Thu, 22 Nov 2018 17:43:37 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=10807 Continua a leggere

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Gli hacker sono soggetti estremamente pericolosi specializzati nella creazione di malware e virus e nella violazione di aziende di grosse dimensioni.

Mentre le probabilità che tu sia attaccato da un hacker particolarmente esperto siano molto remote, potresti essere preso di mira da un comune pirata informatico.

In passato la maggior parte della gente non aveva la più pallida idea della pericolosità degli hacker e del valore dei propri dati. Oggigiorno possiamo contare su una serie di programmi e applicazioni.

Questo articolo vi aiuterà a capire che cosa sono in grado di fare i migliori hacker implicati in attività illegali, cosicché possiate farvi un’idea dell’importanza della sicurezza informatica.

Quali sono i 10 Hacker più famosi negli Stati Uniti d’America e che Fine Hanno Fatto?

1. Kevin Mitnick

Mitnick si è guadagnato il titolo di “criminale informatico più ricercato nella storia degli Stati Uniti” per aver violato il sistema di difesa nazionale statunitense, mettendo a rischio molti segreti industriali. Alla fine fu beccato, catturato e condannato a cinque anni di reclusione.

Attualmente Kevin è amministratore dell’azienda di consulenza e sicurezza informatica Mitnick Security Consulting LLC e referente in numerosi eventi del settore come speaker.

2. Jonathan James

Riuscì ad hackerare il sistema informatico della NASA, rubando dati importanti, come il codice sorgente, per un valore di circa 1,7 milioni di dollari.

Nel 2008 James si tolse la vita per timore di essere accusato di crimini che non aveva commesso.

3. Albert Gonzalez

Gonzales riuscì a sottrarre 46 milioni di codici di carte di credito e bancomat infiltrandosi nella rete della TJX Companies.

4. Kevin Poulsen

Poulsen è noto per l’attacco ai sistemi federali, durante il quale rubò un’enorme quantità d’informazioni. Fu condannato a 51 mesi di reclusione e a 56.000 dollari di multa.

Attualmente collabora con la rivista Wired come editore e ha contribuito all’identificazione di numerosi maniaci sessuali su MySpace.

5. Gary McKinnon

Gary s’infiltrò in 97 computer della NASA e delle Forze Armate degli Stati Uniti d’America. Complessivamente causò un danno di 700.000 dollari. Attualmente non sappiamo che fine abbia fatto.

Uno dei problemi più grossi nel 2002 era che nessuno aveva una buona protezione antivirus.Proteggi il tuo dispositivo installando un software antivirus efficace.

6. Robert Tappan Morris

Morris era uno studente della Cornell University quando scrisse un programma nell’intento di misurare l’estensione di Internet. Il programma finì per infettare e distruggere 6000 computer consecutivamente.

7. Loyd Blankenship

Blankenship, noto come “The Mentor”, è un hacker leggendario. È l’autore di un testo dettagliato di nome “Mentor’s Last Words”, considerato una pietra miliare della cultura hacker. Alla fine fu arrestato e la casa in cui abitava fu perquisita dai servizi segreti americani.

8. Julian Assange

Julian condusse attività di spionaggio creando WikiLeaks, un sito in cui le informazioni riservate e confidenziali possono essere postate mantenendo l’anonimato.

Attualmente vive rintanato a Londra per non rischiare l’estradizione negli USA.

9. Guccifer 2.0

La vera identità di Guccifer è completamente ignota. Non sappiamo neanche se fosse un singolo individuo o un gruppo. Ciò che sappiamo con certezza è che Guccifer 2.0 trafugò i documenti delle Elezioni Presidenziali del 2016 e li rese pubblici su WikiLeaks.

10. Anonymous

Il movimento Anonymous è un noto gruppo di hacker senza un ordine gerarchico. Ciò significa che qualsiasi hacker potrebbe sferrare un attacco con la firma di Anonymous.

Hanno attaccato colossi come PayPal, Sony, Amazon, e perfino una chiesa.

Non Devi Temere i ‘Pesci Grossi’, Preoccupati di Quelli Piccoli

I gruppi come Anonymous e Guccifer 2.0 si fanno davvero un baffo dei tuoi dati personali, perché solitamente prendono di mira bersagli più importanti.

Al contrario il vero pericolo è rappresentato dagli hacker più piccoli, che cercano di rubarti i dati della carta di credito e di distruggere il tuo dispositivo.

Il sistema migliore per prevenire gli attacchi da piccoli pirati informatici in futuro è proteggere il tuo dispositivo installando un antivirus. Se avrai un antivirus, sarai al sicuro.

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Il valore della competenza nella conservazione sostitutiva https://s-m-webblog.com/il-valore-della-competenza-nella-conservazione-sostitutiva/ Mon, 08 Oct 2018 16:11:58 +0000 https://s-m-webblog.com/?p=10662 Continua a leggere

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Le tecnologie digitali e i software possono aiutare spesso nello svolgimento del lavoro, ma non sempre, molte volte, infatti, diventa necessaria la presenza della competenza di un professionista, che non è sostituibile da un software, neanche qualora stesse parlando del migliore al mondo.

Per esempio, all’interno dell’ambito dei processi di digitalizzazione e dematerializzazione della documentazione, più precisamente, per ciò che concerne la conservazione sostitutiva-digitale e la fatturazione elettronica, il software può essere praticamente inutile senza la presenza della competenza di un esperto, in grado di poterlo preparare in modo tale che esso possa gestire nel migliore dei modi tutti i processi richiesti.

Ogni azienda o pubblica amministrazione può avere la necessità di digitalizzare, ma questa attività non può essere messa in pratica se mancano i professionisti specifici, che devono occuparsi degli aspetti organizzativi, di quelli tecnici, quelli economici o ancora di quelli strutturali e quelli culturali.

L’importanza della competenza nell’ambito della conservazione sostitutiva-digitale

Le figure professionali, che sono necessarie per la realizzazione della conservazione sostitutiva-digitale, in base a come richiesto dalla normativa, devono rispettare i requisiti tecnici, quelli organizzativi e quelli economici, quindi sono necessari almeno tre tipi di figure professionali, che dovrebbero essere coinvolte per ogni categoria di attività richiesta, come di seguito si elenca:

• responsabile della conservazione;

• responsabile della gestione documentale;

• responsabile privacy e sicurezza.

I ruoli precedentemente descritti sono necessari per portare avanti il processo di dematerializzazione dei protocolli aziendali, perché le organizzazioni, prima di tutto, sono fatte di persone, che sono il valore aggiunto e senza del quale non si otterrebbero risultati validi.

Accostato alla competenza si trova lo studio del processo da applicare alle attività di digitalizzazione, che può essere intrapreso da un esperto del settore, egli stesso deve poter essere in grado di avviare l’analisi, la gestione digitale, il reengineering e l’organizzazione della prassi, tutti ambiti all’interno dei quali la tecnologia o il software non possono essere interamente utili, se non come ausilio alla competenza di un professionista.

Un processo di dematerializzazione ben riuscito deve partire da un principale presupposto, imposto dalla normativa, ma che deve entrare a far parte delle logiche aziendali, ovvero, la necessità del cambiamento e quindi la realizzazione di una vera e propria evoluzione organizzativa.

La difficoltà del cambiamento

Il cambiamento è il processo più difficile da organizzare, perché comporta dei meccanismi di riadattamento alle regole, non facilmente condivisibili all’interno di un’azienda strutturata da tempo.

Solo quando tutto è stato predisposto si può iniziare a pensare a un software per la fatturazione elettronica come per esempio quello di Savino Solution, dove è possibile studiare l’interfaccia più utile, l’automatismo più idoneo e customizzare il sistema, in base alle necessità aziendali.

Ciò che, invece, non si può eseguire è fare rispettare al software le logiche OAIS e del DPCM del 3 Dicembre 2013, dove si prevede l’applicazione della conservazione sostitutiva 2.0 sin dall’approvazione del DPCM del 13 Novembre 2014.

Data la complessità delle operazioni è facile immaginare come il software sia solo la parte finale di tutto il processo, pur essendo importante non è sicuramente il primo elemento da prendere in considerazione.

Quindi per far sì che si ottengano ottimi risultati e che la “macchina” sia funzionale e funzionante, tutti i processi devono essere ben coordinati fino ad arrivare alla scelta e all’utilizzo del software, che è solo la conseguenza di altre importanti decisioni intraprese in precedenza.

Se non sarà stato analizzato e studiato come e quando applicare la firma digitale, in che modo eseguire la conservazione sostitutiva e applicare la fatturazione elettronica, di sicuro non si sarà migliorata la situazione lavorativa di tutte le persone coinvolte all’interno di un’organizzazione, privata o della pubblica amministrazione.

Quindi è necessario non dimenticare che il digitale deve migliorare il lavoro, essere un ausilio, un supplemento, ma mai potrà sostituire la competenza di una persona.

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