I numeri della fattura elettronica continuano a crescere

La fatturazione elettronica conquista gli italiani: soltanto nel 2017 i documenti elettronici scambiati per operazioni con la Pubblica Amministrazione hanno superato i 30 milioni di unità, mentre le operazioni B2B sono arrivate a 111 mila. 

Aumentano le eFatture

 Lo ha rivelato Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, presentando il consuntivo dell’anno fiscale dal punto di vista “tecnologico” e digitale; oltre al successo della fatturazione elettronica, si nota anche una forte crescita dell’attenzione ai servizi online. In particolare, sono state 27 milioni le consultazioni eseguite al cassetto fiscale, con una crescita del 17 per cento rispetto al 2016, e 2,4 miliardi di 730 precompilati sono stati inviati online direttamente dai cittadini, il 71 per cento in più rispetto al 2015.

Conto alla rovescia per il 2019

 Numeri importanti, che fanno ben sperare in vista delle prossime scadenze legate al settore e, in particolare, alla partenza dell’obbligo “definitivo” di utilizzare il sistema di scambio elettronico di documenti previsto per il primo gennaio 2019. Un vero e proprio conto alla rovescia per imprese e professionisti, che già in questi ultimi anni hanno iniziato a sperimentare i vantaggi dei file elettronici e che possono continuare a farlo anche nei prossimi mesi, utilizzando ad esempio i modelli per fatture su Danea che sono un supporto per le fatture più semplici

Battere l’evasione

Il primo obiettivo strategico dichiarato di questo sistema è quello di combattere – e, in chiave più che ottimistica, sconfiggere in modo definitivo – l’evasione fiscale: i primi risultati fin qui ottenuti sembrano lasciar spazio alla speranza, visto che l’attività di recupero messa a punto nel corso del 2017 ha consentito di riportare nelle casse dello Stato 20,1 miliardi di euro, con un aumento del 5,8 per cento rispetto al 2016.

Buoni i risultati finora

In particolare, 11 di questi miliardi derivano da versamenti diretti in seguito a controlli, mentre una parte di 1,3 miliardi di euro arriva da lettere per la “compliance”, 400 milioni dagli accertamenti sulle richieste di adesione alla prima voluntary disclosure e, infine, 7,4 miliardi da “ruoli”. Scendendo ancora più in dettaglio, una parte rilevante di quest’ultima voce va ascritta alla definizione agevolata delle cartelle, la cosiddetta rottamazione, che ha portato un gettito che nel 2017 ha superato i 6,5 miliardi di euro; come spiegato da Ruffini, solo una quota di circa 4 miliardi è stata riscossa per conto dell’Agenzia delle Entrate, mentre le riscossioni Inps e Inail ammontano a 1,5 miliardi circa e, infine, l’importo incassato per conto dei Comuni ammonta a 0,5 miliardi.

Le azioni per quest’anno

Proseguendo con la lettura dei numeri forniti dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, sono stati sottolineati anche i risultati delle erogazioni dei rimborsi forniti a famiglie e imprese, che nel corso del 2017 hanno superato i 16 miliardi di euro, e Ruffini ha anche “promesso” che in questo 2018 i tempi dei rimborsi Iva si ridurranno mediamente da 90 a 70 giorni. 

Semplificare il fisco

Tornando poi agli obiettivi del nuovo sistema di fatturazione, sullo sfondo resta un auspicio basilare: ridurre gli oneri che ogni anno gravano sulle spalle (e sulle tasche) degli italiani, grazie a una semplificazione fiscale per il sistema tributario italiano, che resta uno dei più complessi a livello mondiale.