Uno degli aspetti fondamentali che riguarda principalmente la performance di un sito web è strettamente connesso alla sua velocità. La lentezza di un sito o di un server potrebbe sicuramente infastidire l’utente che tenderebbe ad abbandonare, forse anche per non tornare mai più nuovamente sul sito che sta visitando e che risulta particolarmente lento.
In molti sono convinti che la lentezza di caricamento sia legata alla bassa efficienza della connessione web, ma spesso un sito è lento a causa della soluzione hosting adottata o per una programmazione troppo poco attenta a tali dettagli.
Cercare di intervenire immediatamente sui tempi di caricamento consente di aumentare le prestazioni di un sito web e magari di contribuire ad aumentare anche i guadagni. La velocità di caricamento delle pagine di un sito migliorano l’esperienza di navigazione dell’utente, aumentando di conseguenza il tempo di permanenza.
Ulteriore aspetto da non tralasciare è che non devono essere sottovalutate le performance di prestazione di un sito, in quanto la velocità di caricamento è un fattore di ranking che potrebbe influire in maniera piuttosto pesante sul posizionamento SEO.
1) Analizzare la velocità/lentezza del sito web
Analizzare il proprio sito web è fondamentale per poter capire se effettivamente il sito sta subendo dei rallentamenti, e che tipologia di criticità presenta.
Uno degli strumenti migliori per poter effettuare un’analisi della velocità del sito web è PageSpeed di Google, il quale in base alla URL inserita restituisce un punteggio relativo alla velocità di una pagina, oltre a eventuali suggerimenti per velocizzare i tempi di caricamento.
Anche GTmetrix offre la possibilità di reperire informazioni molto precise e dettagliate circa la velocità del sito web, strumento particolarmente tecnico che però non è sicuramente alla portata di chi è poco esperto.
Le possibili azioni da utilizzare per cercare di velocizzare il sito non sono poche, alcune sono semplici e immediate mentre altre richiedono una maggiore dimestichezza.
Ma impegnarsi per rendere il sito più veloce migliorandone le performance rappresenta un vero e proprio investimento, in quanto un sito lento porta necessariamente ad una perdita di utenti, e conseguentemente di guadagno.
2) Come velocizzare un sito web? Ottimizzando le immagini
Un errore comune commesso durante la fase della creazione del sito è quello di non ottimizzare le immagini.
Sono numerosi i siti che ospitano immagini dalle dimensioni eccessive, solitamente le dimensioni richieste non sono superiori ai 640 pixel ma spesso vengono caricate immagini di 1200 o 1800 px, per le quali i tempi di caricamento si raddoppiano in quanto per poter permettere la visualizzazione una volta aperte devono essere ridotte a 640 px. Il risultato è un pesante rallentamento, e di conseguenza è consigliabile ottimizzarle prima di caricarle sul sito.
I CMS offrono diversi strumenti ideali per la compressione delle immagini in grado di limitarne il peso ma non la qualità, come WP Smush o PrestaShop.
3) La scelta dell’hosting
Uno dei primi fattori ad incidere pesantemente sul caricamento è la scelta dell’hosting, tendenzialmente cadendo su offerte lowcost con prezzi stracciati, ma che invece offrono spazi per futuri siti web decisamente lenti.
Un professionista che vuole investire sul web come fonte di guadagno dovrà scegliere accuratamente il proprio hosting sul quale costruire un sito web prestante e di successo.
Una buona idea potrebbe essere quella di andare a leggere sul web articoli sui migliori servizi di hosting italiani in modo da leggersi le opinioni di chi ha già provato il servizio e solo allora decidere a chi affidare le sorti del proprio portale.
4) Affidarsi ad un CDN
Con CDN ci si riferisce ad un Content Delivery Network, ovvero una rete di server che collegati tra loro consentono di interagire e collaborare per cercare di fornire agli utenti i contenuti che vogliono visionare nel modo più veloce possibile.
Scegliere di affidarsi ad un CDN potrebbe essere una soluzione per velocizzare il proprio sito web, in questo modo ad ogni richiesta dell’utente il CDN risponderà utilizzando il nodo più vicino.
5) Attivare le cache
Le cache consentono agli utenti di avere una copia statica del sito o delle pagine che si visitano frequentemente, piuttosto che scaricare ogni volta tutti i contenuti, in questo modo sarà possibile risparmiare del tempo di caricamento.
Attivando il browser caching l’utente potrà immagazzinarlo a livello locale, e ogni qualvolta o ad ogni cambio pagina non dovrà richiederlo nuovamente, impallando il caricamento del sito.
Sono numerosi gli hosting che offrono dei sistemi avanzati per la gestione della cache direttamente lato server, ed in questa circostanza non sarà assolutamente necessario dover scaricare alcun plugin, ma bisognerà considerare le caratteristiche dell’hosting che si sta utilizzando.
È possibile gestire le cache anche semplicemente modificando il file .htaccss, ma in questa circostanza sarà necessaria una maggiore dimestichezza soprattutto riguardo la modifica del file.
6) Comprimere e minificare
Ulteriori operazioni che potrebbero risolvere un problema legato alla lentezza di caricamento del sito sono la compressione dei file e la minificazione del codice, operazioni strettamente legate alla gestione della cache.
Sicuramente la compressione gzip dei file ne riduce le dimensioni consentendo di caricarli più velocemente, oltre alla minificazione del codice HTML, CSS e Javascript che riducendone la dimensione delle pagine velocizza il caricamento.
Tali procedimenti sono solamente alcuni degli interventi che si possono effettuare per cercare di velocizzare un sito, molte delle quali soprattutto per gli interventi su server sono necessarie competenze specifiche.